In qualità di giurista mi sento in dovere di anelizzare il primo statuto del nostro nuovo re Adalberto III; sembrerò temerario nel contrastare a viso aperto il Rex ma nasce impellente il bisogno di mettere in luce alcune riflessioni.
Mi presento, Herennius Modestino, primo ministro del re, nominato direttamente dal rex in persona, tra le mie funzioni si annovera quella di Giullare del Regnum; già una volta ho fatto divertire il mio re improvvisando un lancio di shuriken sul nostro beneamato regresso soggetto di sfogo, per tutti Carlost, nonchè promosso da poco a ministro delle attività ludiche(buffone), ovviamente non si trattava di un vero shuriken, altrimenti il poveretto avrebbe riportato gravi danni al viso, ma di una semplice bustina di zucchero che nelle mani giuste può diventare un'arma letale. Un'altra cosa è certa, nel tempo libero mi dedico anche allo studio del diritto, sono un giurista romano abbastanza importante tanto da essere ricordato dall'egregio professor Petrucci nelle sue lezioni, non ancora ai livelli di Gaio, ma c'è tempo, ed in qualità di Doctor Iuris appunto mi sono sentito in dovere di rendere pubbliche le mie perplessità verso codesto statuto.
Innanzitutto è da precisare che esso si pone a noi come una costituzione concessa ma nella sua accessione ancora più rinforzata poichè non ha collaborato alla sua redazione nessun membro del Mainster e quindi appare come esclusiva volontà del king. In altre parole, più comprensibili per la plebe che non è avvezza a trattar con termini giuridici le questioni tecniche (es.Carlost), questa carta giunge a noi come solo frutto delle decisioni del Rex, lui ha stabilito il diritto universale e lo ha imposto non solo al popolo ma anche a noi e nel farlo non ha chiesto nessun parere a noi membri del ministro nonchè tutti illustrissimi personaggi e professionisti ciascuno nel suo campo. Ergo ONNIPOTENZA DEL LEGISLATORE.
Questa comunque sia è una "critica" superabile poichè noi tutti membri del sacro Ministero abbiamo riconosciuto assoluto potere al nostro KingAdal e nell'esercizio di tale potere egli può imporci qualunque volontà. Ma noi tutti abbiamo scelto lui non solo per le sue idee conservatrici, rigide ed efficaci, ma anche e soprattutto per il suo carisma che gli permette di valutare ogni singolo fatto nel migliore dei modi, con pugno di ferro ovviamente ma anche con intelligenza, lungimiranza e spirito di pace interna. Di conseguenza capirà che se gli altri membri del Ministero daranno validità ed appoggio alla mia tesi egli non potrà, qualora voglia evitare una insurrezione o rivolta che dir si voglia, che potrà trasformarsi in rivoluzione vera e propria se ben ponderata ed organizzata, dicevo non potrà opporsi ad eventuali e future richieste da parte di noi proclamatori dello stesso Re.
1 commento:
dottor e ministro herennius, le sue trattazioni mi illuminano di immenso.
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